Un progetto per la protezione e il sostegno dei minori vittime di abusi e degli orfani speciali: figlie e figli che hanno vissuto l’uccisione della loro madre ad opera del padre.
Attraverso
i suoi occhi
Costituzione dell’ Osservatorio Nazionale Indipendente sugli Orfani Speciali
Dall’esperienza di Telefono Donna Italia nasce l’Osservatorio Nazionale Indipendente sugli Orfani Speciali, dedicato a monitorare e sostenere gli orfani speciali, figlie e figli delle vittime di femminicidio. L’ Associazione ha come mission quella di sensibilizzare istituzioni e cittadini sulle sfide emotive, sociali ed economiche di queste bambine e bambini, fornendo loro assistenza concreta. Grazie al suo Comitato Scientifico, l’Osservatorio lavorerà per promuovere ricerche e influenzare le politiche pubbliche per migliorare il sistema di welfare e garantire diritti e servizi adeguati alle vittime invisibili della violenza domestica.
Uno spazio di condivisione e approfondimento
Desideriamo garantire assistenza ai minori vittime di violenza e agli orfani speciali; sostenere le famiglie affidatarie; formare gli operatori dei servizi affinché maturino competenze necessarie per gestire e affrontare situazioni complesse; definire linee guida operative replicabili nei diversi contesti; elaborare una ricerca socio-statistica aggiornata sul fenomeno.
Lo spazio ludico per i minori
Presso la sede di Telefono Donna è stato inaugurato uno spazio accogliente, appositamente allestito e presidiato in cui accogliere singoli bambini o piccoli gruppi e svolgere attività ricreative: lettura di fiabe e di racconti, giochi e altre attività che possano agevolarli nella rielaborazione del trauma subito e al contempo consentire alle loro madri di usufruire dei servizi specialistici del Centro Antiviolenza in completa tranquillità.
Formazione Operatori
Attraverso moduli specifici condotti da professioniste/i esperte/i sull’argomento si intende fornire strumenti concreti di intervento e di sostegno per i minori e le loro famiglie. Tra gli obiettivi fondanti vi è quello di evitare la cosiddetta “vittimizzazione secondaria” generata ogni qualvolta i bisogni speciali dei bambini non vengono riconosciuti e trattati in modo adeguato.
I casi di femminicidio portano con sé un numero sempre maggiore di bambini che hanno subito il lutto.
L’aumento rilevato negli ultimi anni dei casi di femminicidio porta con sé un numero sempre maggiore di bambini che hanno subito il lutto per la morte di uno dei genitori per mano del padre e, ritrovandosi di fatto a perdere entrambi i genitori, vengono molto spesso lasciati soli in una situazione così drammatica.
Nel 27% dei casi in cui bambini, ragazzi o anche adulti hanno perso un genitore per mano dell’altro, si verifica anche il suicidio del padre.
Stando all’ultimo aggiornamento del Ministero dell’Interno, nel 2022 in Italia si sono registrati 319 omicidi di cui 125 con vittime di sesso femminile (circa il 39%). Un totale di 140 episodi hanno avuto luogo in un contesto domestico e in questo caso 103 hanno colpito donne (quasi il 74%).
Secondo il rapporto a dell’Osservatorio #conibambini, a cura di Con i Bambini e Openpolis, promosso nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile sono oltre 2.000 gli orfani di femminicidio in Italia, di cui 74 solo in Lombardia.